Bandi per Assegni di ricerca

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Una reazione allergica generalizzata è estremamente rara con le insuline umane ma può insorgere quando l’insulina viene riassunta dopo una pausa nel trattamento. I sintomi compaiono da 30 minuti a 2 h dopo l’iniezione e comprendono orticaria, angioedema, prurito, broncospasmo e anafilassi. Il trattamento antistaminico è spesso sufficiente, ma può rendersi necessaria la somministrazione di adrenalina e di glucocorticoidi EV. Se il trattamento insulinico è necessario dopo una reazione allergica generalizzata, devono essere eseguiti test cutanei con una serie di preparazioni insuliniche purificate e deve essere attuato un programma di desensibilizzazione. L’ipoglicemia è la più frequente complicanza del trattamentoinsulinico e si presenta maggiormente nei pazienti che tentano di ottenere uno stretto controllo glicemico e di raggiungere l’euglicemia o quando la glicemia non è monitorata adeguatamente.

  • “La nostra idea era che i peptidi si rivelassero efficaci per combattere l’invecchiamento cutaneo, andando a contrastare la perdita di collagene – spiega Rovero –.
  • Rispetto agli antidolorifici basati su oppioidi, il peptide ha un’azione più mirata e non induce tolleranza, cioè non richiede l’aumento progressivo per mantenere la stessa efficacia.
  • Tuttavia, il peggioramento della secrezione insulinica e della resistenza insulinica è probabilmente più una caratteristica del diabete mellito in sé che non dei farmaci utilizzati per trattarlo.
  • Effetti collaterali più rari comprendono segnalazioni di episodi di pancreatite, perlopiù su base litiasica, sebbene molto infrequenti.

I pazienti sperimentano episodi ricorrenti di intenso mal di testa pulsante, il più delle volte solo su un lato della testa. Molte persone sperimentano anche nausea, vomito e aumento della sensibilità alla luce o al suono. Il Comitato per i Medicinali per Uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha raccomandato di concedere l’autorizzazione all’immissione in commercio per Emgality (galcanezumab), un anticorpo monoclonale per la prevenzione dell’emicrania. Emgality appartiene a una nuova classe di farmaci che agisce bloccando l’attività del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP), una molecola coinvolta negli attacchi di emicrania. Un’iperglicemia può risultare da una dose serale troppo alta di insulina, che può abbassare la glicemia e indurre una risposta controregolatoria, portando a un’iperglicemia mattutina (effetto Somogyi).

Emicrania, dopo precedenti fallimenti eptinezumab efficace nel ridurre l’impatto sulla qualità della vita

Inoltre, il GLP-1, insieme al GIP, agisce anche sul cervello, dove modifica l’attività nervosa di neuroni deputati al controllo della fame e della sazietà, producendo un senso di pienezza che porterà a terminare il pasto. Verso exenatide Lo studio, in aperto, ha confrontato l’exenatide 10 mcg, somministrata due volte al giorno ai pasti con la liraglutide 1,8 mg in monosomministrazione giornaliera in 464 diabetici non controllati da una terapia con metformina alle dosi massime tollerate, con una sulfanilurea o con entrambi i farmaci10. La riduzione dell’HbA1c è risultata significativamente maggiore con liraglutide (- 1,12% vs – 0,79%); la glicemia a digiuno è diminuita in misura superiore con liraglutide, mentre la glicemia postprandiale dopo colazione e cena si è ridotta maggiormente con exenatide. Emgality, disponibile come soluzione iniettabile, è destinato solo ai pazienti che hanno almeno quattro giorni di emicrania al mese. I benefici e la sicurezza del medicinale sono stati studiati in tre studi pivotali su 1.780 pazienti con emicrania episodica e 1.117 con emicrania cronica. Dopo sei mesi di trattamento, i pazienti con emicrania episodica hanno mostrato in media una riduzione di 1,9 giorni di emicrania mensile rispetto al placebo.

  • Una terapia farmacologica contro l’obesità può essere prescritta solo in aggiunta alle modifiche dello stile di vita (dieta ed attività fisica) e in presenza di un determinato valore di IMC (vedi il documento in evidenza “Definizione di obesità e sovrappeso”).
  • Gli effetti indesiderati più comuni sono dolore e reazioni al sito dell’iniezione, vertigini e stitichezza.
  • Come abbiamo riportato via via che emergevano le segnalazioni, e come riassume JAMA in un suo articolo, più aumenta la diffusione di questi farmaci, più ne emergono i lati negativi.
  • Sulla base dei dati finora raccolti, la compromissione della funzionalità renale, anche di grado severo, non influisce in modo significativo sulla farmacocinetica di semaglutide; il farmaco non è tuttavia raccomandato nei pazienti con nefropatia terminale.

Nello studio sono stati poco rappresentati alcuni sottogruppi di pazienti quali pazienti di razza nera, i pazienti con dispositivi impiantabili ed ipazienti in classe NYHA IV. Vichy Idealia Skin Sleep è un trattamento notte antirughe e rassodante formulato per la pelle del… Rilastil Multirepair crema contorno occhi e labbra è un trattamento antirughe e riempitivo per la… Tiobecè una crema a base di acido α-lipoico al 5%, indicato per la sua azione antiossidante per…

Anticorpi anti peptide ciclico citrullinato (CCP)

Le insuline ad azione intermedia comprende l’insulina isofano (protamina neutra di Hagedorn) e l’U-500 regolare. L’inizio dell’azione dell’insulina isofano è circa 2 h dopo l’iniezione; il picco di effetto è di 4-12 h dopo l’iniezione e la durata d’azione è di h. L’insulina regolare concentrata U-500 ha un picco e una durata d’azione simili (picco da 4 a 8 h, durata da 13 a 24 h) e può essere somministrata 2-3 volte/die.

  • La diagnosi di chetoacidosi euglicemica da inibitori di SGLT-2 è spesso ritardata a causa della riduzione degli zuccheri nel sangue.
  • Una volta autorizzato, le decisioni riguardanti il prezzo e il rimborso saranno assunte da ciascuno Stato membro, tenendo conto del potenziale ruolo/uso di questo medicinale nel contesto del proprio sistema sanitario nazionale.
  • CONCLUSIONE Questo studio ha rilevato che l’uso degli agonisti del recettore GLP-1 per la perdita di peso, rispetto all’uso di bupropione-naltrexone, è associato a un aumento del rischio di pancreatite, gastroparesi e occlusione intestinale, ma non di malattia biliare.
  • L’eleggibilità del paziente all’avvio della terapia viene valutata secondo il registro di monitoraggio AIFA, attraverso l’inserimento di parametri auxologici, clinici e genetici.
  • Un liquido sinoviale con una normale concentrazione di AI agisce come lubrificante viscoso nei movimenti articolari lenti 3,29-30 e come ammortizzatore elastico nei movimenti articolari veloci 31.

Le reazioni allergiche locali nel punto di iniezione dell’insulina sono rare, specialmente con l’uso di insuline umane, ma possono ancora verificarsi in soggetti allergici al lattice a causa del lattice di gomma naturale contenuto nel tappo della fiala. Queste reazioni possono causare immediato dolore o bruciore, seguiti da eritema, prurito e indurimento, quest’ultimo talvolta perdurante per giorni. La maggior parte delle reazioni regredisce spontaneamente dopo alcune settimane di iniezioni continuate e non richiede alcun trattamento specifico, sebbene gli antistaminici possano alleviare i sintomi. I pazienti con diabete mellito di tipo 1 di lunga durata possono diventare inconsapevoli degli episodi ipoglicemici in quanto non avvertono più i sintomi autonomici (inconsapevolezza dell’ipoglicemia).

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In particolare, il trial SUSTAIN-6 [5] è stato disegnato allo scopo di dimostrare la non inferiorità di semaglutide rispetto al placebo in termini di sicurezza cardiovascolare su un campione di 3297 pazienti. Dopo 2,1 anni di follow-up, il braccio dei pazienti trattati con semaglutide ha registrato risultati migliori rispetto al placebo in riferimento ai MACE (6,6% vs 8,9%), al controllo glicemico (valori medi di HbA1c -1,1% vs -1,4%), al calo ponderale (-3,6 vs -4,9 kg) e all’insorgenza o peggioramento della nefropatia (3,8% vs 6,1%). Analogamente a quanto emerso dal trial LEADER, la riduzione della macroalbuminuria (fino al 46%) sembra essere il meccanismo principale attraverso cui semaglutide incide positivamente sugli outcomes renali. Gli agonisti del recettore del peptide 1 simile al glucagone (GLP-1) imitano gli effetti del GLP-1, un peptide fatto nell’intestino tenue che potenzia la secrezione di insulina glucosio-dipendente e rallenta lo svuotamento gastrico. Gli agonisti del peptide 1 simile al glucagone (GLP-1) possono inoltre ridurre l’appetito, promuovere la perdita di peso e stimolare la proliferazione delle cellule beta.

Lam e i suoi collaboratori hanno chiamato la nuova molecola SNAPPs (Structurally Nanoengineered Antimicrobial Peptide Polymers). In passato altri gruppi di ricerca avevano messo a punto peptidi antimicrobici, risultati però altamente tossici per l’organismo ospitante. “Il dolore persistente, patologico, che ha perso qualsiasi finalità di allerta, riduce fortemente la qualità della vita dei pazienti e rappresenta un grave problema sanitario – commenta Carla Ghelardini, ordinario di Farmacologia del Dipartimento di Neuroscienze, psicologia, area del farmaco e salute del bambino (NEUROFARBA) -. I farmaci attualmente disponibili, compresi gli analgesici oppioidi, hanno scarsa efficacia e importanti effetti collaterali”. I ricercatori hanno individuato una terapia analgesica basata su un peptide, l’RgIA4, ricavato da un mollusco marino, il Conus regius, che è in grado di ridurre il dolore neuropatico indotto dalla chemioterapia. Rispetto agli antidolorifici basati su oppioidi, il peptide ha un’azione più mirata e non induce tolleranza, cioè non richiede l’aumento progressivo per mantenere la stessa efficacia.

Il calo ponderale è risultato simile a quello indotto da exenatide (-3,2 kg vs -2,9)10 e superiore rispetto a quello associato a sitagliptin [-2,9 kg e -3,4 kg (1,2 mg e 1,8 mg) vs -1 kg]11. L’analogo dell’amilina pramlintide imita l’amilina, un ormone pancreatico prodotto dalle cellule beta che aiuta a regolare la glicemia postprandiale. La pramlintide sopprime la secrezione steroidi di glucagone postprandiale, rallenta lo svuotamento gastrico, e promuove la sazietà. Viene somministrata mediante iniezione e viene utilizzata in associazione con l’insulina somministrata durante i pasti. Ai pazienti con diabete mellito di tipo 1 sono somministrati mcg sottocute prima dei pasti, a quelli con diabete mellito di tipo 2 vengono somministrati 120 mcg.

Oltre a questo, la Novo Nordisk è al centro di diverse inchieste che ne hanno messo in evidenza comportamenti considerati non etici, con investimenti in marketing da decine di milioni di dollari e cooptazione dei medici prescrittori attraverso regalìe ed elargizioni di vario tipo. Per questo, una porzione non irrilevante di medici mette in guardia dall’entusiasmo eccessivo, e invita ad avere sempre un approccio critico e a valutare ogni paziente in modo personalizzato, per individuare la soluzione migliore. I benefici del trattamento riguardano la maggioranza dei pazienti con HFrEF; pazienti più anziani, più severi, con pressione arteriosa più bassa e IRC severa devono essere sottoposti a monitoraggio più stretto con particolare riguardo alla tollerabilità (Vardeny et al. J Cardiac Fail 2015).